Lavanderie e puliture a secco

Le lavanderie e puliture a secco artigianali offrono servizi di alta qualità, utilizzando tecniche avanzate e prodotti eco-sostenibili, frutto dell'esperienza e della dedizione dei professionisti del settore.

Requisiti professionali e normativi

Le lavanderie e le puliture a secco offrono servizi di lavanderia, pulitura a secco, tintoria, smacchiatura, stireria e custodia di capi d’abbigliamento, tappezzerie e complementi d’arredo.

Devono esporre i prezzi praticati e rilasciare una ricevuta dettagliata al cliente all’atto del ritiro della merce.

È essenziale osservare scrupolosamente le indicazioni delle etichette obbligatorie di composizione e manutenzione.

I professionisti del settore possono formarsi presso istituti professionali per l’Industria e l’Artigianato o seguire corsi di formazione professionale finanziati e riconosciuti dalle Regioni.

Requisiti soggettivi

  • Iscrizione A.I.A. per le imprese artigiane, iscrizione al registro imprese per le imprese commerciali

  • Requisiti morali, previsti per i soggetti indicati dall’art. 85 del D. Lgs. 6 settembre 2011, n. 159
  • Requisiti professionali per l'esercizio dell'attività di tintolavanderia: per ogni sede o unità locale dell'impresa in cui viene esercitata l'attività di tintolavanderia è designato, nella persona del titolare, di un socio partecipante al lavoro, di un familiare coadiuvante o di un dipendente o addetto dell'impresa, almeno un responsabile tecnico in possesso della idoneità professionale, il quale svolge prevalentemente e professionalmente la propria attività nella sede indicata.

L'idoneità professionale è comprovata dalla presenza di almeno uno dei requisiti previsti dall'art. 2, comma 2, della Legge 22 febbraio 2006, n. 84, come previsto dall'art. 7 del D. P.Reg. 26 giugno 2015, n. 0126/Pres.

Non costituiscono titolo valido per l'esercizio dell'attività professionale gli attestati rilasciati a seguito della frequenza di corsi professionali che non sono stati autorizzati o riconosciuti dagli organi pubblici competenti.

La lavanderia self-service a gettone è ricondotta alla tintolavanderia, ma non necessita del responsabile tecnico, perchè il consumatore utilizza autonomamente i macchinari a disposizione previo acquisto di appositi gettoni (è un noleggio di macchinari per il lavaggio di indumenti in genere)

Requisiti oggettivi

L'attività di tintolavanderia deve essere in possesso dell'autorizzazione per le emissioni in atmosfera.

Le lavanderie a secco rientrano nella Parte II - Industrie di seconda classe - lettera C) Attività industriali punto 9) Lavanderie a secco - dell'elenco delle industrie insalubri approvato con Decreto del Ministero della Sanità 05 settembre 1994.

Non è ammesso lo svolgimento dell’attività di tintolavanderia in forma ambulante o di posteggio.

Le normative di riferimento includono la Legge regionale n. 12/2002: Disciplina organica dell’Artigianato, la Legge quadro sull’artigianato n. 443/1985, e il D.Lgs. 81/2008 (valutazione rischi).

L'accesso alla professione avviene tramite la “Comunicazione unica per la nascita dell’impresa”, presentata all’Ufficio del Registro delle Imprese per via telematica. Questo modello è valido per ottenere il codice fiscale, la partita IVA, e per l’iscrizione all’INAIL e all’INPS. È inoltre necessario il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) se ci sono lavoratori subordinati o parasubordinati in azienda.

Contatti

Giulia Peccol