Sistri: cosa succederà il 1 ottobre?

La commissione incaricata di verificare la funzionalità del Sistri si era “schierata” dalla parte delle imprese, concordando sulla necessità di superare il sistema. Ciò nonostante, il Sistri partirà il 1 ottobre per evitare – chiarisce il Ministero dell’Ambiente –un danno erariale in applicazione delle penali previste al contratto Selex.

Sarà una falsa partenza, poiché mancano completamente - soprattutto sul versante del trasporto - le condizioni di operatività, le stesse che hanno portato alla sospensione del sistema due anni fa: mancano le procedure (a seguito dello slittamento dell’obbligo per i produttori nessuno si è preso la briga – nonostante le numerose sollecitazioni - di spiegare a trasportatori e destinatari come si devono comportare e come devono utilizzare i dispositivi), molte black box sono state disattivate perché causa del rapido consumo delle batterie dei veicoli, altre non sono mai state consegnate, i contratti telefonici sono stati sospesi perché inutile fonte di spesa, non è stato dato sufficiente tempo per allineare i dati, e l’elenco potrebbe continuare.

L’attivazione del sistema – chiosa il Ministero – è l’unico modo per rendere palesi i problemi di funzionamento e poter intervenire sul contratto.
Secondo Confartigianato, a queste condizioni il sistema può partire solo ed esclusivamente in via sperimentale e con sospensione piena dell’impianto sanzionatorio. In vista della conversione in legge del D.L. 101/2013 è stato quindi presentato, per il tramite di Rete Imprese Italia, un emendamento con cui si chiede in prima battuta il superamento del sistema e in subordine:

  • Lo slittamento della partenza – per i gestori di rifiuti pericolosi - a gennaio 2014
  • L’ufficializzazione dell’attivazione sottoforma di “regime sperimentale” per almeno 1 anno
  • La partenza dei produttori – attualmente fissata a marzo 2014 – solo a conclusione della fase sperimentale
  • La sospensione dell’impianto sanzionatorio
  • La restituzione o l’utilizzo a compensazione dei contributi già versati

In definitiva ci si attende una partenza “in prova” per dare modo alle imprese di prendere confidenza con le procedure e i dispositivi. A tale proposito si allega (a lato) un modulo con cui segnalare al numero verde Sistri qualsivoglia problema tecnico o procedurale riscontrato. Attenzione che durante il primo mese di (non) funzionamento del SISTRI sarà comunque obbligatorio continuare a compilare il registro di c/s rifiuti ed il formulario trasporto rifiuti.

Si ricorda, infine, che allo stato attuale sono tenuti ad aderire al Sistri solo le imprese e gli enti che producono e/o gestiscono rifiuti pericolosi con le seguenti tempistiche:

1 ottobre 2013: enti o imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale, o che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio e intermediazione di rifiuti pericolosi, inclusi i nuovi produttori (sono considerati “nuovi produttori ;
3 marzo 2014: produttori iniziali di rifiuti pericolosi, nonché comuni e imprese di trasporto dei rifiuti urbani del territorio della regione Campania.