Con la conversione il legge, i rifiuti del verde possono andare in ecopiazzola
È stata confermata la possibilità per le imprese che si occupano di attività di manutenzione del verde pubblico e privato di conferire i propri rifiuti nei centri di raccolta comunale.
Il 17 dicembre scorso è, infatti, entrata in vigore la Legge 13 dicembre 2024, n. 191, che ha convertito, con modificazioni, il Decreto-Legge 17 ottobre 2024, n. 153 (noto come DL Ambiente).

Tra
i punti di maggiore interesse, la conferma della modifica all’allegato
L-quinquies del D.Lgs. 152/2006. Questa modifica include, al punto
20-bis, tra le attività che producono rifiuti simili agli urbani le
“Attività di cura e manutenzione del paesaggio e del verde pubblico e
privato”.
Cosa cambia per le imprese del verde?
Grazie a questa modifica normativa, le imprese che operano nel settore della cura e manutenzione del verde potranno:- Conferire direttamente i rifiuti prodotti presso i centri di raccolta comunali
- Operare con minori oneri amministrativi e gestionali, riducendo i costi complessivi di smaltimento.
Prossimi passi: soluzioni sostenibili per imprese e gestori
Confartigianato è già al lavoro per rendere questa opportunità concretamente fruibile dalle imprese associate. Siamo in contatto con i gestori locali dei centri di raccolta per sviluppare soluzioni operative che:- Facilitino l’accesso delle imprese ai centri di raccolta.
- Riducano al minimo gli oneri burocratici per i nostri associati.
- Siano sostenibili per i gestori locali, così da rendere operativa al più presto questa possibilità e da evitare problemi di saturazione delle piazzole.
Attenzione: il traporto di rifiuti urbani al Centro di Raccolta
Comunale, se effettuato da un’impresa, richiede obbligatoriamente
l’iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali in cat. 2-bis. Diversamente sono previste sanzioni di carattere penale.