Il Mattone in Europa: tradizione e futuro tra Italia e Belgio

Il mattone è uno dei materiali da costruzione più antichi d’Europa, con una storia che attraversa secoli di architettura e cultura. Italia e Belgio rappresentano due esempi significativi in cui questo materiale ha avuto un ruolo centrale nell’edilizia, seppur con approcci diversi. In Italia, regioni come Friuli Venezia Giulia, Toscana ed Emilia-Romagna vantano una lunga tradizione nella produzione di mattoni in terracotta, realizzati a mano o con metodi semi-industriali. Il clima mite e l’abbondanza di argilla hanno favorito la nascita di un’artigianalità radicata, con mattoni dalle tonalità calde e dalla struttura porosa, impiegati per costruire abitazioni, chiese e monumenti che ancora oggi rappresentano simboli del patrimonio locale.

In Belgio, la muratura è caratterizzata da un uso combinato di mattoni rossi e pietra calcarea, diffusi soprattutto nelle regioni di Bruxelles, Fiandre e Vallonia. Qui, il clima più freddo e umido ha influenzato la produzione di mattoni più compatti e resistenti, progettati per durare nel tempo e proteggere dagli agenti atmosferici. Molti edifici storici testimoniano la solidità di questa tradizione, che ha saputo coniugare funzionalità e estetica in un contesto europeo diverso da quello italiano.

Le diversità geografiche e climatiche si riflettono nelle caratteristiche tecniche e stilistiche dei mattoni prodotti nei due Paesi. In Italia prevalgono mattoni più leggeri e traspiranti, mentre in Belgio la densità e l’impermeabilità sono prioritarie. Questa differenza evidenzia il legame forte tra territorio, materiali e tecniche costruttive, che in entrambi i casi ha permesso di mantenere viva una tradizione artigianale con un profondo valore culturale. Il mattone non è solo elemento costruttivo, ma un patrimonio tangibile che racconta la storia e l’identità delle comunità locali.

Oggi, questa tradizione è chiamata a confrontarsi con le sfide della modernità, tra innovazione e sostenibilità. Conservare le tecniche artigianali significa anche valorizzarle attraverso nuove tecnologie e metodi rispettosi dell’ambiente, per garantire la qualità e la durata delle costruzioni future.

Proprio in questa direzione si colloca il progetto europeo Mind Crafts, nato per rilanciare i mestieri tradizionali nel settore delle costruzioni, trasformandoli in opportunità concrete per le nuove generazioni. Co-finanziato dall’Unione Europea e realizzato grazie alla collaborazione di quattro partner – Confartigianato Udine, CEFS Udine, Mad’in Europe e La Table Ronde de l’Architecture – Mind Crafts mira a trasmettere ai giovani competenze pratiche e valori culturali, adottando un approccio innovativo e multidisciplinare. In un’epoca in cui sostenibilità e recupero delle tradizioni sono sempre più importanti, questo progetto dimostra che l’artigianato resta una risorsa attuale e fondamentale per il futuro.